
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
A dicembre 2022, negli Stati Uniti, secondo i dati di S&P Global citati da Axis, più del 6 % delle persone che hanno comprato auto con prestiti subprime è in ritardo di più di due mesi sulle rate del proprio prestito. Si tratta della percentuale più alta dal 2005 ed è superiore anche ai valori raggiunti durante la recessione del 2007.
Se i ritardi nei pagamenti delle rate non vengono recuperati e diventano pagamenti insoluti mettono queste famiglie, già povere e già in grande difficoltà dopo la crisi post pandemica, a rischio di andare in default, ovvero di non poter pagare il proprio prestito e di vedersi confiscata l’automobile da parte delle banche che hanno concesso loro i prestiti.
È una notizia molto allarmante per due motivi.
Il primo è quello che preoccupa chi i soldi ce li ha, e magari ce li ha in quelle banche che da ani concedono prestiti a tassi altissimi a persone che in realtà non potrebbero permetterselo. In questo caso, il rischio è che possa innescarsi una crisi delle banche e degli erogatori di prestito simile a quella del 2007, che ha visto molti istituti fallire.
Il secondo motivo è quello che dovrebbe preoccupare soprattutto chi i soldi non ce li ha e che, sempre più spesso, viene scacciato dai centri abitati densi a causa della gentrificazione. Si tratta di famiglie del ceto medio e basso, che sono costrette ad andare ad abitare in zone suburbane in cui la mobilità pubblica è assente e in cui l’unico modo di muoversi è possedere un’auto.
In questo caso, il rischio è che milioni di persone povere e totalmente dipendenti dalle auto possano perdere l’unico mezzo di trasporto che consente loro di andare a lavorare, di portare i figli a scuola, di raggiungere ospedali e supermercati. Uno scenario da film postapocalittico.
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.