
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
L’ex eurodeputato Antonio Panzeri si è pentito e ha firmato un accordo con la procura federale belga che prevede «la reclusione, una multa e la confisca di tutti i beni finora acquisiti, stimata attualmente in un milione di euro».
Lo riferisce la stessa procura.
L’accordo firmato dall’ex eurodeputato e il procuratore federale belga prevede un anno di reclusione effettivo. Sulla base della firma, il pentito si impegna a «rendere dichiarazioni sostanziali, rivelatrici, veritiere e complete» alla giustizia «in merito al coinvolgimento di terzi e, se del caso, al proprio coinvolgimento in relazione a reati» legati al caso in questione.
Il caso in questione è il Qatargate, cioè il caso di presunta corruzione che vede protagonisti alcune persone legate alle istituzioni europee e la monarchia del Qatar.
Tutti i dettagli nel pezzo dell’ANSA.
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
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