
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Uno dei grandi cavalli di battaglia di chi ha posizioni di chiusura rispetto ai flussi migratori è il fatto che le navi delle ONG che salvano i migranti in mare sarebbero un pull factor. Cioè, si dice, siccome queste navi esistono e le persone sanno che verranno salvate, allora sono incentivate a partire.
Bene, è falso. Lo scrive Nello Scavo su Avvenire, riportando un lungo ed accurato studio pubblicato su Nature.
«Nel nome del contrasto al “fattore di attrazione”», ricorda il collega, «sono state imbastite le politiche del respingimento e del mancato soccorso in mare».
Solo che quel fattore di attrazione non esiste. Questo significa che le politiche di respingimento e tutti coloro che le hanno sostenute hanno sulla coscienza i dispersi in mare. Con buona pace di chi dice di no.
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
È dedicata all’ADHD e alle neurodivergenze. Nasce dall’esperienza personale di Anna Castiglioni, esce ogni venerdì e ci trovi articoli, studi, approfondimenti, consigli pratici di esperte e esperti.
La cura Alberto Puliafito, è dedicata al giornalismo e alla comunicazione, esce ogni sabato e ci trovi analisi dei media, bandi, premi, formazione, corsi, offerte di lavoro selezionate, risorse e tanti strumenti.