
Gli outsider sono fondamentali per le grandi innovazioni scientifiche, ma l’attuale sistema rende sempre più difficile il loro contributo.
Folke Bernadotte, conte di Wisborg, discendente di una famiglia nobile e nipote del re Gustavo V di Svezia, è stato un politico e un diplomatico svedese e, anche se in pochissimi se lo ricordano, è stato uno dei primi a cercare di costruire una pace in Palestina.
La sua storia è una di quelle assurde e dimenticate: alla fine della seconda guerra mondiale è stato un eroe, riuscendo a far rilasciare dal campo di concentramento nazista di Theresienstadt diverse migliaia di persone nella operazione “Autobus Bianchi”.
Dopo la guerra, invece, è stato un martire e nei panni di mediatore scelto dalle Nazioni Unite per trovare un accordo che ponesse fine al conflitto Arabo-Israeliano del 1948, venne ucciso a Gerusalemme insieme al militare francese André Serot il 17 settembre 1948. Gli autori dell’attentato furono membri del gruppo terrorista di estrema destra Lehi, definita come “organizzazione terroristica di matrice sionista” e detta anche Banda Stern, dal nome del fondatore, Abraham Stern.
La cosa che resta di oggi che abbiamo scelto oggi parla di Bernadotte e del suo ruolo, purtroppo fallito, di pacificatore. È un lungo articolo del giornalista britannico e inviato a Gerusalemme per quasi dieci anni, Donald Macintyre. È stato pubblicato sul The Independent il 18 settembre del 2008, in occasione del 60esimo anniversario dell’omicidio di Bernadotte e si intitola Israel’s forgotten hero: The assassination of Count Bernadotte – and the death of peace.
Lo puoi leggere qui in inglese, o farlo tradurre dal tuo browser in italiano (abbiamo provato ed è abbastanza affidabile).
Foto | La prima pagina di un quotidiano del 18 settembre 1948


Gli outsider sono fondamentali per le grandi innovazioni scientifiche, ma l’attuale sistema rende sempre più difficile il loro contributo.

La cosa che resta di oggi è un documento redatto nel novembre dell’anno scorso, proprio durante la COP29 a Baku, su iniziativa di a EconomiaCircolare.com, A Sud e Fondazione Openpolis. Si tratta di un report intitolato CLEAN THE COP! Fuori i grandi inquinatori dalle Conferenze sul clima che è legato a una campagna permanente per […]

Una delle cose che restano più dure e necessarie che abbiamo scelto in questa rubrica: non solo vale la pena di essere visto, ma ha bisogno di ognuno di noi per diffondersi

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