
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Gli algoritmi dei grossi social network vengono spesso – praticamente sempre – tenuti per quanto possibile privati. Quando vengono effettuati dei cambiamenti solitamente si comunica agli utenti il meno possibile. È un problema di cui abbiamo parlato piuttosto spesso su Slow News, soprattutto se consideriamo quanto tali algoritmi possano influenzare le nostre decisioni e la nostra percezione del mondo.
Lo scorso primo aprile è stato reso (in larga parte) pubblico il codice di un grosso social network: Twitter.
La cosa interessante è che all’interno della porzione resa pubblica è presente anche il codice dell’algoritmo che va a costruire la home page dei singoli utenti – nonché il sistema dei punteggi che la piattaforma assegna ai singoli post per valutare quanta visibilità gli verrà data all’interno del sito. Per capirci: un tweet con un punteggio alto comparirà nella sezione “Per te” dei vari utenti con maggiore frequenza, e viceversa.
Molte cose erano facilmente intuibili, ad esempio il fatto che ciascun utente venga profilato e venga assegnato ad una “bolla” di profili simili al suo, con i quali avrà più probabilità di interagire.
Altre sono un po’ più sorprendenti. Ad esempio, se il tuo profilo si occupa di una singola tematica e un giorno dovessi scrivere un tweet su qualcosa di diverso, quest’ultimo verrà fortemente penalizzato.
Qui trovi un lungo thread che sintetizza i punti salienti.
Qui, invece, una video analisi di Matteo Flora sul tema.
4 aprile 2023
Alle radici di una parola che sembra antica, ma che è nata nel Novecento per definire un crimine “moderno”.
Il 16 settembre, mentre l’esercito israeliano bombardava con violenza Gaza City e la occupava con i suoi carri armati, la Commissione internazionale indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite sulla situazione dei diritti nei territori palestinesi occupati, guidata da Navi Pillay, ha pubblicato il suo ultimo rapporto che riporta una conclusione netta: a Gaza è in atto […]
Il 16 settembre 2025, l’esercito israeliano ha lanciato una offensiva militare a Gaza, bombardando e occupando la città con truppe e carri armati.
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